Stanislaw Lem


L'Invincibile (Niezwyciężony, 1964)


Sellerio editore Palermo 2020




Recensione di Chiara Natoli.


Questa non è una recensione, non può esserlo, perché parlare di qualcosa scritto da Lem è parlare della Fantascienza stessa, quella con la F maiuscola.

Per cui semplicemente parlerò di questo libro, che inizialmente mi aveva un po’ preoccupata, temevo fosse uno di quei libri belli ma impegnativi, e invece… una volta iniziato è stato amore assoluto.

Sul pianeta Regis III della costellazione della Lira, ai margini della Galassia e considerato morto da milioni di anni, è scomparso l’incrociatore galattico Condor. Vi è atterrato l’anno precedente e da allora nessun messaggio è arrivato sulla terra. Viene perciò inviata l’astronave gemella, l’Invincibile, con il compito di rintracciare l’astronave ed il suo equipaggio.

Si tratta una storia da fantascienza “classica” passatemi il termine: un'astronave, un pianeta sconosciuto e qualcos'altro.

L'inizio è lento, non credo si possa dissentire, ma è voluto, così da rendere perfettamente la descrizione delle manovre di un'astronave fatte dal pilota automatico mentre l'equipaggio si sta risvegliando dal criosonno. E rende talmente bene che io la vedevo quell’astronave muoversi nel silenzio dello spazio.

Proseguendo nella lettura, mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine, volevo esplorare anch’io quel pianeta (o anche no - questo commento lo capirete una volta letto), volevo saperne di più. Ma la storia ha anche quel qualcosa di inquietante, perché quando su un pianeta sconosciuto si scopre che c'è qualcos'altro che si muove, non può che essere così.

L’invincibile è uno di quei libri che ti lascia qualcosa dentro e facendolo, potrebbe cambiare per sempre la tua prospettiva.

Alla fine il messaggio arriva forte e chiaro e non si può che concordare con Rohan il protagonista "Non tutto è stato fatto per noi, e il nostro posto non è dappertutto".

Un’affermazione su cui tutti dovremmo riflettere.



L'autore:



Stanisław Herman Lem (1921 – 2006) è stato uno scrittore polacco, uno degli scrittori europei di fantascienza più letti al mondo.

Uno dei suoi romanzi più celebri è Solaris. Nel 1972 il regista sovietico Andrej Tarkovskij ne ha tratto l'omonimo film, il cui grande successo lo ha reso popolare al di fuori della sua patria.

Nel 1973 ricevette in Polonia il prestigioso Premio di Stato, mentre nel 1976 ricevette il Grand Prix al terzo Congresso Europeo di Fantascienza. Nel 1977 fu candidato dalla Polonia al premio Nobel per la letteratura.

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