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Emilio Salgari I Robinson italiani LiberLiber Toh!!! Salgari!!! Chi non ha letto le storie di Sandokan e delle Tigri della Malesia alzi per favore la mano e poi si frusti intensamente con filo spinato, ortiche e rovi....e un po' di sale grosso!! E poi rimediate immediatamente!!! Il re del romanzo d'avventura scritto senza mai muoversi da casa!!! Eppure le sue ambientazioni sono veritiere fin nei minimi particolari e accuratissime, poi ci sta l'errore ma è dovuto alle mancanze delle conoscenze geografiche della sua epoca non certo perchè non si è documentato. E così Liber Liber ci regala un'altro volume gratuito ma non ci svela il grande mistero legato al nostro amico veronese: "l'accento sul suo nome.... dove diavolo va' messo???" Ma mentre noi ci dibattiamo su questo mistero grammatico lui non aveva certamente problemi di traffico e, soprattutto, non lo avevano i protagonisti dei suoi romanzi che al massimo dovevano schivare qualche ingorgo di pallett...
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Augusto De Angelis Il commissario De Vincenzi Il Do tragico Edizioni Falsopiano Fogli Volanti Milano non è Parigi, ma per merito della penna di Augusto De Angelis, può vantare ugualmente un investigatore degno del commissario Maigret: il commissario De Vincenzi, capo della Squadra Mobile meneghina. L’inchiesta sulla quale dovrà misurarsi il commissario milanese sarà quella riguardante l’omicidio di una cantante lirica russa avvenuto negli studi EIAR, l’ente radiofonico italiano del periodo prebellico; un omicidio avvenuto in presenza di numerosi testimoni a seguito di una misteriosa quanto inaspettata interruzione dell’esibizione che la cantante stava eseguendo in diretta radiofonica. Tutti o quasi i testimoni del delitto avrebbero avuto seri motivi per desiderare la morte dell’artista e ci vorrà tutta la sagacia del nostro commissario per risolvere un mistero oscuro come le nebbie che avvolgono le strade di Milano in quelle notti d’inverno che faranno da contrappunto a questo giallo p...
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Emmanuel Carrère I baffi Adelphi Ecco un romanzo che lascia affascinati e interdetti, assolti nella lettura come se ci fosse una vera trama e nello stesso tempo distratti dal continuo chiedersi da quale parte sia la verità . Tutto nasce da una decisione improvvisa del protagonista (di cui non sapremo mai il nome, per tutto il corso della storia): quella di tagliarsi i baffi che non radeva da più di cinque anni. Da questa piccolo, insignificante progetto, realizzato con un certo timore, scaturisce l'incapacità di capirsi; Agnès, la moglie, non riconosce il cambiamento, non gli accredita realtà. La vita si capovolge, ciò che era vero non lo è più e ciò che appare falso diventa vero. Siamo trascinati nel gorgo del protagonista, tutta la narrazione è in "finta terza", l'autore si cala del tutto nel personaggio, ci riferisce le sue sensazioni, le sue paure e anche la sua rassegnazione. Noi "siamo" lui per 150 pagine del libro e con lui speriamo. Io l'ho letto...
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Carson McCullers La ballata del caffè triste Einaudi "Il valore dunque e la qualità dell’amore vengono determinati unicamente da colui che ama. Per questo motivo si preferisce, nella maggioranza, amare più che essere amati. Quasi tutti vogliono amare. E la cruda verità è che per molti la condizione dell’essere amati riesce intollerabile. L’amato teme e odia colui che lo ama, e a ragione. Perché l’amante cerca sempre di mettere a nudo l’oggetto del proprio amore; e richiede ogni possibile genere di rapporto con l’amato, anche se l’esperienza gli porterà solo dolore." Adoro i libri che mi fanno riflettere, che mi costringono a fare una pausa, alzare gli occhi e dire: "accidenti, è proprio così!"  Perché a volte il rancore è tanto e rischia di accecarci, perché la vita non va sempre esattamente come vogliamo noi, perché il dolore, in certi casi, è così forte e profondo che ti verrebbe voglia di chiuderti in casa, serrare porte e finestre, e non uscire mai più. Sarebbe ...
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Truman Capote A sangue freddo Garzanti Editore. La banalità del male raccontata nell’unico stile scarno e preciso in cui può essere raccontata, il resoconto semplice di una tragedia senza senso che non pretende assoluzione, tanto meno di essere compresa. Siamo nel Kansas, cuore degli Stati Uniti d’America, una provincia che incarna il sogno di un’America rurale verso la fine degli anni cinquanta, dove tutto sembra possibile, dove religione e lavoro si uniscono a formare la morale e la forza di una comunità volta a realizzare quel sogno, fino a quando la follia omicida non interviene a spezzare un meccanismo che sembrava non dovesse mai interrompersi. Il romanzo di Capote è essenzialmente questo, i fatti descritti sono svelati nella loro tragicità fin dalle prime pagine, dove non vi è niente da scoprire in una trama che non riserva nessuna sorpresa, non fosse per una domanda che obbliga il lettore a procedere fino in fondo. La domanda è: perché? Perché una famiglia possa essere stermina...
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Javier Marìas Così ha inizio il male Einaudi Partiamo da una piccola curiosità… “Così ha inizio il male” è una battuta rivolta da Amleto alla madre, che si trova al cospetto del corpo esanime di Polonio. Così come nei precedenti romanzi Domani nella battaglia pensa a me e Un cuore così bianco, Marias ha scelto il titolo facendo ricorso ad una citazione shakespeariana. Siamo a Madrid, negli anni Ottanta. Juan De Vere, giovane neolaureato, viene assunto come assistente dal regista cinematografico Eduardo Muriel. L'uomo vive in una lussuosa casa del centro con la moglie Beatriz ed i tre figli. Juan viene colpito sin da subito dal distacco con cui il marito tratta la consorte ed una notte, per puro caso, assiste a una scena del tutto incomprensibile: la donna, vestita con una seducente sottoveste, viene brutalmente respinta dal marito. Il giovane vorrebbe capire i motivi di quell’assurdo comportamento, ma l’enigmatico regista ha ben altro in mente: lo incarica di appurare se le dicerie...
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Anne Helene Bubenzer La favolosa vita di Henry N. Brown orsetto centenario Sperling & Kupfer Bath, 1921: poco prima dell'ora del tè "nasce" Henry N. Brown, orsetto di peluche cucito da Alice, una giovane vedova di guerra che al piccolo amico che allevia il suo dolore ha "affidato l'amore", come gli ha detto lei, e che Henry da allora custodirà con cura attraverso i vari "padroncini" che conoscerà nell'intero arco della sua esistenza.... Una delle mie passioni sono i giocattoli, sopratutto vecchi: passione che ho tenuta nascosta per anni, e che ho sdoganato solo due anni fa, anche se ho accuratamente conservato tutto ciò che ho potuto della mia infanzia e anche di quella di mia sorella. Ho sempre pensato fin da piccola che anche i giocattoli in fondo potrebbero avere un' anima, e mi commuove sempre vedere dei giocattoli abbandonati o rotti, magari in un cassonetto o nelle scatole di mercato dell'usato: ci hanno fatto compagnia, conso...