Tullio Avoledo

L’elenco telefonico di Atlantide

Universale Economica Feltrinelli – Marsilio




Iniziare la lettura di quella che sembra in apparenza una storia ambientata nella provincia del nordest italiano e ritrovarsi all’improvviso calati dentro a una realtà che riporta echi di Edgar Allan Poe, Dan Brown o Philip K. Dick: questo è affrontare la lettura delle quasi seicento pagine de L’elenco telefonico di Atlantide di Tullio Avoledo.

Sono quasi seicento pagine che però scorrono velocemente fino al finale sorprendente, anche se questo è il classico dei libri che induce il lettore a rallentare approssimandosi al finale, per non dover abbandonare troppo presto una storia così avvincente.

La storia in sé è semplice, almeno in apparenza, un funzionario di banca costretto a subire un trasferimento di sede forzato, pena la perdita del posto di lavoro, unito a una crisi familiare e di coppia e alcuni problemi condominiali a completare il quadro.

In questo contesto si inseriscono figure che hanno a che vedere con un mondo esoterico, misterioso, dove antico Egitto, gnosticismo e mitologia si intrecciano nelle vicende di comuni mortali che si trovano a dover fare i conti con misteri e coincidenze allucinanti in un susseguirsi di colpi di scena che incollano il lettore alle pagine.

La narrazione scorre velocemente nonostante la mole del volume il cui peso è solo nelle braccia di chi si accinge a leggere il romanzo nella versione cartacea, mentre la vicenda riesce ad apparire leggera anche quando si addentra nei sotterranei, è il caso di dirlo, di una narrazione a tratti oscura.

L’elenco telefonico di Atlantide, datato 2003 è il romanzo d’esordio di Tullio Avoledo, un autore che con la sua produzione successiva è riuscito a fornire prove eccellenti della sua capacità narrativa, un autore da scoprire in ogni sua sfaccettatura.





Tullio Avoledo, nato a Valvasone, in provincia di Pordenone, il 1º giugno 1957, si è laureato in giurisprudenza, e dopo aver fatto diversi mestieri, fra cui il copywriter e il giornalista, lavora presso una banca a Pordenone.

Con il suo romanzo d'esordio, L'elenco telefonico di Atlantide (gennaio 2003) pubblicato da Sironi, ha ottenuto un lusinghiero successo di critica e di pubblico e vinto il premio "Forte Village Montblanc - scrittore emergente dell'anno".

Nel novembre 2003 ha pubblicato il suo secondo titolo, Mare di Bering (Sironi) e nel 2005 i due romanzi Lo stato dell'unione (Sironi) e Tre sono le cose misteriose(Einaudi), Premio Super Grinzane Cavour 2006 e finalista, nello stesso anno, al Premio Stresa. Del marzo del 2007 è il suo quinto romanzo: Breve storia di lunghi tradimenti (Einaudi), Premio letterario Castiglioncello-Costa degli Etruschi e Premio "Latisana per il Nord-Est". Suoi racconti appaiono in antologie pubblicate da Guanda, Mondadori e Minimum Fax. Per Guanda, ne I delitti in provincia appare il racconto La traccia del serpente sulla roccia.

Il suo sesto romanzo, La ragazza di Vajont, è uscito per Einaudi nel giugno del 2008 e in Inghilterra nel 2013 (pubblicato da Troubadour). È la storia di un amore impossibile, sullo sfondo apocalittico di un Nord-Est "parallelo" tormentato da una guerra civile e dai fantasmi della pulizia etnica. A settembre 2008 è stato pubblicato nella collana "VerdeNero" delle edizioni Ambiente il romanzo breve L'ultimo giorno felice (Premio "Tracce di Territorio", Pavia), che narra la crisi esistenziale di un architetto cinquantenne coinvolto nella ecomafia delle discariche friulane.

Il 10 novembre 2009 è uscito per Einaudi il romanzo L'anno dei dodici inverni, storia d'amore e di viaggi nel tempo, finalista al Premio Stresa e vincitore del Premio dei Lettori di Lucca 2010 e Jerusalem, racconto ispirato ad un'Italia post-apocalittica, inserito nella raccolta Anteprima Nazionale a cura di Giorgio Vasta (Minimum Fax).

Il 31 maggio 2011 è uscito per Einaudi Stile Libero il romanzo Un buon posto per morire, un "romanzo storico sulla fine del mondo" scritto a quattro mani con Davide "Boosta" Dileo, tastierista del gruppo Subsonica. Il romanzo si è aggiudicato il Premio Emilio Salgari 2012.

Avoledo ha aderito al progetto internazionale "Metro 2033 Universe" di Dmitrij Gluchovskij scrivendo il romanzo Le radici del cielo, uscito nel novembre 2011 per l'editore Multiplayer.it, e che è stato tradotto in russo, tedesco, polacco e ungherese. Le radici del cielo, ambientato nell'universo postatomico descritto da Gluchovskij nei due romanzi Metro 2033 e Metro 2034, è un'avventurosa cerca alla Tolkien, ma anche una riflessione su temi come lo scontro tra il Bene e il Male e la possibilità che la fede in Dio possa sopravvivere all'olocausto nucleare. A maggio 2014 è uscito, sempre per Multiplayer, La crociata dei bambini, seguito di Le radici del cielo e secondo capitolo della trilogia dedicata da Avoledo al "Metro 2033 Universe". Il romanzo finale della trilogia, Il Conclave delle tenebre, è uscito in Russia nel 2018.

L'8 settembre 2016 è stato pubblicato, per Marsilio, il dodicesimo romanzo, Chiedi alla luce.

l 25 ottobre 2018 è stato pubblicato nella collana "Altrove" dell'editore Chiarelettere il romanzo Furland®, una distopia in cui il Friuli del 2035, dopo aver dichiarato l'indipendenza nel 2023, è diventato un colossale parco di divertimenti a tema storico.

Nel 2020 è stato insignito del Premio Scerbanenco per il romanzo Nero come la notte, il cui protagonista, Sergio Stokar, è un convinto nazista che il destino fa finire alle Zattere, un complesso di edifici occupati da abusivi di tutte le nazionalità. Nel corso di un'indagine che lo porterà nel cuore di tenebra della sua città del Nord Est, Stokar vivrà, tra mille pericoli e incontri, un percorso di autorecupero alla fine del quale sarà una persona nuova.

Nel 2021 è uscito per Marsilio il romanzo Come navi nella notte, il primo dei tre noir progettati da Avoledo con protagonista Marco Ferrari, ex poliziotto in esilio in Germania, dov'è diventato uno scrittore di successo. La trilogia sarà incentrata sui temi dell'ecologia e della difesa dell'ambiente.

(Fonte Wikipedia).

Autore Roberto Maestri.



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